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Simulazioni di guida, ecco i 5 videogiochi più amati

Nel campo videoludico uno dei generi più amati è sicuramente quello legato alle simulazioni automobilistiche.
Competitività, giocabilità, divertimento frenetico.
I giochi di guida, a partire dai primi esperimenti su cabinato fino ad arrivare ai prodotti moderni su consolle e pc, hanno da sempre tenuto incollate davanti allo schermo intere generazioni di giovani appassionati.

Ecco la lista di titoli che hanno fatto la storia delle simulazioni auto e che meritano di essere provati almeno una volta nella vita.

Gran Trak 10

Siamo nel 1974 e la storia dei videogiochi è ancora tutta da scrivere, visto che fino a questo momento imperversano sul mercato essenzialmente cloni di Pong. A dare però una forte scossa al mercato video ludico ci penserà Atari, con la produzione di Gran Trak 10.

Universalmente riconosciuto come primo gioco di guida automobilistica, questo titolo rappresenta una pietra miliare del campo video ludico anche per altre motivazioni. Per prima cosa Gran Trak 10 detiene il primato di essere il primo arcade ad utilizzare ROM per immagazzinare dati. Niente di elaborato, solamente una piccola memoria in grado di memorizzare gli sprite dell’auto, i dati della pista e i punteggi salvati.

Un’altra grande novità è la presenza, nel cabinato originale, dei controlli automobilistici. Mai prima di allora erano stati concepiti cabinati con volante, pedali e ben 4 marce.

Il gioco in sé, come è facile immaginare, appare molto semplice.
Una pista bianca vista dall’alto su sfondo nero che occupa tutto lo schermo e in mezzo una macchinina che dovremo guidare attraverso il percorso.

Prima caratteristica che salta subito all’occhio è la totale assenza di macchine avversarie. Lo scopo del gioco infatti è quello di accumulare il maggior numero di punti lungo il tragitto designato. È una sfida contro il tempo, dove il giocatore deve raggiungere dei checkpoint per ottenere tempo extra cercando nel frattempo di evitare le chiazze d’olio lungo il tragitto.

Da notare la totale assenza di musica di sottofondo. Per esaltare il tono simulativo del gioco infatti l’unico rumore presente è il rombo del motore.

Pole position

Arriviamo subito al video gioco di corse automobilistiche probabilmente più importante della storia: Pole position! Pubblicato nel 1982 da Namco e distribuito da Atari, per più di due anni rappresentò il cabinato più richiesto di tutto il mondo video ludico. Un gioco così iconico e rappresentativo che di fatto ha influenzato l’intero genere.

Nato inizialmente come Arcade, chi ha vissuto l’epoca d’oro delle sale giochi di certo lo avrà visto, negli anni successivi ha avuto conversioni per tantissime consolle casalinga: Amstrad CPC, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, BBC Micro, Commodore VIC-20, Commodore 64, MS-DOS, Intellivision, Vectrex, ZX Spectrum. Senza contare gli innumerevoli “cloni” presenti in ogni consolle non ufficiale.

Ma parliamo del gioco.
Il gameplay risulta molto semplice. Una volta iniziata la partita prendiamo il controllo di una coloratissima vettura di Formula 1 (nella versione Arcade è rossa, arancione, viola, blu e azzurra) e ci troviamo a gareggiare nella “Fuji Speedway”, pista realmente esistente ai piedi del monte Fuji in Giappone. La guida del mezzo prevede accelerazione, freno e il cambio tra due marce mentre le fasi di gioco si dividono in:

  • QUALIFICA: Durante la fase di qualifica bisogna terminare un giro completo entro un tempo prestabilito di 120 secondi, stando attenti a non urtare altre macchine o i cartelli pubblicitari (con sponsor reali).
  • GARA: Una volta superata la fase di qualifica si presenta quindi la gara vera e propria. Pronti, partenza, VIA! Le automobili iniziano a sfrecciare e progressivamente la corsa diventa sempre più difficile e con più ostacoli. Alla fine di tre giri il gioco finisce e attribuisce un punteggio alla prestazione.

Out Run


Prodotto dalla giapponese SEGA nel 1986, Out Run è un videogiochi di corse automobilistiche che all’epoca riscosse davvero un enorme successo commerciale. Fluido, coinvolgente e con una grafica davvero notevole questo gioco arcade negli anni successivi vede anche numerose riconversioni per consolle da casa (furono prodotte versioni per Sega Master System, Sega Mega Drive, Game Gear, Commodore 64, Amstrad CPC, Sinclair ZX Spectrum, Standard MSX, Amiga, Atari ST, MS-DOS e PC Engine). Riconversioni che non hanno interessato la Nintendo, all’epoca principale concorrente della SEGA nella famosa “console war”.

Inseriamo un gettone e iniziamo a giocare! Una volta premuto Start ci imbattiamo immediatamente in uno dei veri punti di forza del titolo: la scelta della colonna sonora tra tre proposte: “Magical sound shower”, “Splash wave” e “Passing breeze”.

Tutte e tre composti da Hiroshi “Hiro” Kawaguchi, questi brani regalano all’esperienza un tono meno simulativo e più divertente contribuendo di fatto a rendere questo gioco un vero e proprio cult.

Una volta scelta la musica, possiamo accedere alla schermata di inizio. Ci troviamo a bordo di una finta Ferrari TestaRossa decappottabile con accanto una ragazza bionda seduta vicino a noi, in attesa di partire su una strada piena di palme ai lati (tutto molto anni ’80).

Un’altra caratteristica peculiare del titolo è il gameplay non lineare. Stando ben attenti a evitare il traffico durante il tragitto si presenteranno infatti diversi bivi e sta al pilota scegliere la strada da seguire per raggiungere una delle cinque destinazioni finali. Una volta terminato il gioco, a seconda della destinazione scelta partirà una piccola animazione conclusiva (ironica e leggera) diversa.

Per concludere, OutRun è stato uno dei titoli che ha più rivoluzionato il genere e questo ha dato vita anche a una lunghissima serie di veri e propri cloni, come ad esempio la serie ”Lotus”.

Hard drivin’


Hard Drivin’ è un videogioco arcade, simulatore di guida, pubblicato nel 1989 dalla Atari Games e destinato inizialmente sia alle sale giochi che alle autoscuole. Negli anni successivi furono sviluppate delle conversioni per Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, DOS, Atari Lynx, Sega Mega Drive e ZX Spectrum.  

Iniziamo subito col dire che l’importanza del titolo viene dal fatto che Hard Drivin’ si presenta come primo simulatore di guida dotato di grafica tridimensionale poligonale. Questo videogioco avrà per la storia videoludica grande importanza e, quasi a volerlo rimarcare, anche il cabinato che lo ospita risulta enorme.

Il cabinato, infatti, presenta un vero e proprio abitacolo su cui sedersi ed è dotato dei classici comandi di guida quali volante, pedale di accelerazione e freno. Ma non solo! Infatti per la prima volta vengono aggiunti il pedale della frizione e un cambio a 4 marce più il folle (la maggior parte dei giochi di guida avevano solamente due marce, alta e bassa). Ciliegina sulla torta: la chiavetta di accensione per far partire il gioco.

Il gioco in sé all’epoca risultò avveniristico, anche se a vederlo oggi sembra invecchiato molto male. Un simulatore di guida puro, senza musiche di sottofondo e con una grafica minimale in 3D. Ma è bene ricordare due cose: primo, in un simulatore a uso professionale il comparto grafico passa un po’ in secondo piano e poi, siamo solo nel 1989!

Lo scopo di Hard Drivin’ è quello di terminare un percorso stradale con gallerie e un giro della morte (a dire il vero non troppo realistico) entro un minuto e mezzo. In caso di riuscita il gioco ci regalerà 45 secondi di “Extended play” di 45 secondi per un giro successivo.

Nota a parte, la velocità dell’auto. Essendo nata per essere utilizzata anche nelle autoscuole, la macchina che guideremo in Hard Drivin’  non raggiungerà mai velocità esagerate.

Gran Turismo


È il lontano 1997 e il mondo delle simulazioni di guida sta per essere rivoluzionato da un titolo che non ha davvero bisogno di presentazioni. Il gioco in questione è Gran Turismo, sviluppato da Polyphony Digital e pubblicato da Sony Computer Entertainment per la Playstation. Fu un successo senza precedenti: primo capitolo di una lunga saga, è il videogioco più venduto della storia della prima console targata Sony con oltre 11 milioni di copie vendute nel mondo.

Gran Turismo offre una grafica 3D per l’epoca dei 32 bit veramente fantastica e, a distanza di ormai 24 anni, non sembra invecchiata neanche troppo male. Il vero punto di forza di questa simulazione però è la possibilità di utilizzare oltre 290 veicoli su licenza (veicoli veramente esistenti), ognuno dei quali con caratteristiche tecniche differenti.

Il gameplay offre al giocatore la possibilità di scegliere tra due modalità di gioco: “Arcade” e “Gran Turismo”.

Nella prima modalità il giocatore può scegliere tra un vasto elenco di automobili per partecipare a gare singole e sfidare altri giocatori. La simulazione in Gran Turismo invece è più complessa. Il premio della vittoria è in denaro, che servirà a modificare la propria macchina o a comprarne di più potenti.

Questi sono i cinque titoli che hanno fatto la storia delle simulazioni di corse automobilistiche. Sei d’accordo con questa lista?

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